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Trieste, idranti e lacrimogeni sui manifestanti che gridano: Libertà! | Video

Manifestazione No Green pass sotto la Prefettura in piazza Unità d'Italia

Questa mattina in porto a Trieste è arrivata la polizia del reparto mobile con diversi idranti e hanno cominciato a sparare l’acqua ad alta pressione sui manifestanti: portuali e semplici cittadini.

I manifestanti sono rimasti sul posto e con le mani alzate intonando “Gente come noi non molla mai” e “Libertà, libertà!” E “Pace, amore e libertà!”, altri pregavano con in mano il rosario, altri ancora intonavano canti di preghiera e meditazione buddisti. Sul posto erano presenti anche pensionati.

La diretta di Local Team

Dopo un testa a testa durato circa un’oretta e mezza durante il quale sono stati fatti diversi lanci con gli idranti ad alta pressione, carabinieri e polizia hanno effettuato un fitto lancio di lacrimogeni e hanno caricato per disperdere i manifestanti. Ci sono stati diversi fermi.

Il fronte dei manifestanti è stato aperto e ha arretrato, ma portuali e cittadini si sono ritrovati in strada a manifestare incalzati dalle forze dell’ordine composte da polizia, carabinieri e guardia di finanza tutti in tenuta anti sommossa, sei Iveco della polizia e sei dei carabinieri oltre a due mezzi idranti.

La manifestazione contro l’obbligo del Green pass sta proseguendo per le strade di Trieste.

Diversi lacrimogeni sono stati lanciati nell’Istituto comprensivo Campi Elisi dove erano presenti manifestanti (video).

Una parte dei manifestanti si sono poi ritrovati sotto la Prefettura di Trieste in piazza Unità d’Italia manifestando pacificamente il proprio dissenso.

Con una nota II CLPT, Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste, “condanna con molta forza l’odierno pesante intervento delle forze dell’ordine con idranti, manganelli e lacrimogeni contro una pacifica folla di manifestanti al Varco IV del Porto di Trieste.”

“Una folla assolutamente pacifica – si legge – che in nessun momento aveva impedito il libero transito da e per il porto attraverso il Varco IV. Ringrazia i portuali per aver dimostrato ancora una volta la loro immensa generosità ed il loro grande senso di responsabilità interponendosi tra le forze dell’ordine e la folla al fine di tutelare l’incolumità di tutti ed evitare il degenerare della situazione. II CLPT prende atto che il presidio è finito e conferma quanto espresso nel comunicato non rettificato del 16/10/2021.

Conseguentemente riafferma di non aver alcuna intenzione di recedere dalla battaglia contro l’infame decreto che impone ai lavoratori di pagare per poter lavorare.

Lo stesso Stefano Puzzer con un audio dichiara:

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