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Polizia di Frontiera di Trieste: quindici arresti in un mese per immigrazione clandestina

Polizia di Frontiera di Trieste: quindici arresti in un mese per immigrazione clandestina
Polizia di Frontiera di Trieste: quindici arresti in un mese per immigrazione clandestina

Intensificati i controlli dopo la sospensione dell’Accordo di Schengen

La Polizia di Frontiera di Trieste ha arrestato quindici persone tra il 14 agosto e il 16 settembre 2024, nell’ambito dei controlli ai confini dopo la sospensione dell’Accordo di Schengen. Gli arresti sono avvenuti principalmente al valico di Fernetti e durante operazioni contro il flusso migratorio dalla rotta balcanica.

Arresti e reati contestati

Dei quindici arresti, dieci sono stati effettuati in flagranza di reato, di cui sette per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tre per violazione del divieto di reingresso. Gli altri cinque arresti sono stati eseguiti in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. Gli arrestati, condotti nel carcere di via del Coroneo, sono stati trovati coinvolti nel trasporto di 42 migranti irregolari, di cui 14 minori, prevalentemente di nazionalità turca.

Controlli e sequestri di veicoli

I controlli alla frontiera hanno portato al sequestro dei veicoli utilizzati dai passeur per trasportare i migranti, e tre cittadini stranieri sono stati indagati a piede libero. Tra gli episodi principali si segnala l’arresto di una cittadina romena, ricercata dal 2021 per utilizzo indebito di carte di pagamento, e quello di una cittadina italiana accusata di favoreggiamento per aver trasportato quattro cittadini siriani privi di documenti.

Arresti legati a ordini di carcerazione europei

La Polizia ha anche eseguito arresti su mandati europei, come nel caso di un 39enne cittadino romeno ricercato dalle autorità francesi per istigazione, sfruttamento della prostituzione e associazione a delinquere.

Arresti al valico di Fernetti

Numerosi arresti sono avvenuti al valico di Fernetti, come quello di un cittadino romeno di 33 anni con una pena residua di oltre due anni per reati contro il patrimonio, e di un cittadino albanese di 37 anni rientrato in Italia nonostante il divieto. Arrestati anche due cittadini albanesi che trasportavano migranti irregolari privi del timbro Schengen.

Operazioni contro il traffico di migranti sulla rotta balcanica

Le operazioni contro l’immigrazione irregolare sulla rotta balcanica hanno portato all’arresto di passeur e alla scoperta di gruppi di migranti irregolari, tra cui famiglie con minori. La cooperazione tra le forze di polizia e i controlli ripristinati ai confini sono stati cruciali per intercettare questi flussi.

Denunce a piede libero

Nel periodo considerato, tre persone sono state denunciate a piede libero per reati quali porto di armi, truffa e mancata esibizione dei documenti. Un cittadino macedone è stato trovato in possesso di armi bianche, mentre un cittadino moldavo è stato denunciato per truffa ai caselli autostradali.

Questi arresti dimostrano l’efficacia della Polizia di Frontiera di Trieste nel contrastare l’immigrazione irregolare e le attività criminali connesse.